L’articolo di questo mese, vuole mettere chiarezza su quali sono realmente i “supplementi” utili a migliorare la condizione fisica e organica delle persone e sulla modalità di utilizzo degli stessi, che risulta in molti casi indispensabile per poter ottenere risultati tangibili.
La Supplementazione come riequilibrio alimentare sono fermamente convinto che ancor prima di utilizzare gli integratori per finalità sportive ed estetiche, occorra utilizzarli per “colmare” le carenze nutrizionali “realmente” esistente e per riequilibrare il corpo in funzione della situazione oggettiva della persona.
Citerò in questo articolo i primi 3 Supplementi che reputo “fondamentali”, per poter stare bene, in forma e migliorare alcune condizioni di alterazione organica.
In primis metto i Supplementi a base di bicarbonato di sodio, carbonato di magnesio, bifosfato di calcio.
Questi minerali hanno la capacità di alzare il ph del nostro corpo, in sostanza permettono di combattere una situazione chiamata acidosi.
Visto che il nostro Ph può facilmente andare in uno stato “acido” per diversi motivi ( stress, eccessivo utilizzo di alcool, abuso di farmaci, eccessiva attività fisica soprattutto se questa è troppo “prolungata”, esagerato utilizzo di sodio e quindi di sale e di cibi “conservati”, fumo, sedentarietà, scarso apporto di liquidi e potrei continuare ancora…..) abbiamo la necessità di alzare e quindi di “basificare” il nostro corpo.
Ricordiamoci che un un corpo in “acidosi” oltre che avere molta più difficoltà a perdere peso e mettere su muscolo (aspetto estetico), sarà più predisposto a infezioni di tipo virale, parassitario, batteriologico (aspetto organico), e andrà più facilmente incontro a situazioni quali osteopenia e osteoporosi (aspetto funzionale).
È molto importante utilizzare questi “Sali” in due finestre giornaliere ben precise; alla mattina appena ci si alza e prima di andare a dormire, poiché’ dovendo arrivare all’intestino, se li prendessimo a stomaco pieno avrebbero solo l’effetto di un buon “digestivo” (funzione gastrica); mentre lo scopo primario di questi minerali è quello di arrivare all’intestino tenue per poter assolvere alla loro funzione principale di riequilibrio basico.
Il secondo supplemento degno di nota è la PRALBUMINA. (albumina a pral negativo).
L’ albumina è cosi importante perché’ è la proteina più abbondante nel corpo umana, costituendo il 55% del contenuto proteico totale.
È prodotta dal fegato e ha funzioni importanti per l’omeostasi del corpo.
Vediamole:
- regola la funzione oncotica del plasma, quindi svolge un ruolo molto importante nella distribuzione dei liquidi tra compartimento intra e extracellulare.
Una carenza di albumina, provoca quindi un aumento dei liquidi extracellulari (edema, ritenzione idrica), e va da se’ che nelle donne che presentano stati edematosi e gambe gonfie da carenza di albumina, la supplementazione della stessa risulta un “must” per poter migliorare la condizione degli arti inferiori.
- ha funzione di “chelazione”, ossia va a “chelare” (letteralmente imbrigliare) le sostanze tossiche e i metalli pesanti altamente inquinanti tra cui cadmio, nichel, cobalto...eliminandoli.
- ha funzione di “trasporto” di ormoni e di farmaci, quindi risulta importante per chi ne fa uso, in modo che possano essere assimilati in maniera corretta.
- ha funzioni “antiossidanti”, quindi aiuta all’abbattimento dei radicali liberi.
- ha una funzione importante come “ricostituente” proteico. Infatti le persone che presentano una bassa albumina, hanno anche una scarsa massa muscolare scheletrica.
Per quanto concerne l’utilizzo della stessa, ecco il mio consiglio:
- se la utilizzate come “chelante” va somministrata dal pomeriggio alla sera, a stomaco vuoto con abbondante acqua.
- se la utilizzate come “ricostituente” va bene utilizzarla anche a colazione e a pranzo.
Il terzo ed ultimo supplemento di cui vi parlerò oggi sono gli omega 3.
Gli omega 3 sono acidi grassi polinsaturi importanti per il mantenimento dell’integrità della membrana cellulare e precursori di sostanze importanti nella prevenzione e cura di patologie cardiache, infiammatorie croniche, autoimmuni e neurodegenerative.
Alla categoria degli omega 3 fanno parte due acidi grassi a catena lunga denominati epa e dha.
Entrambi hanno dimostrato un efficacia molto forte sulle funzioni del cervello e sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Per patologie cardiovascolari si intendono tutte le malattie che colpiscono il cuore e il sistema circolatorio.
Inoltre gli ultimi studi hanno dimostrato che l’utilizzo di omega 3 migliora sia i classici disturbi cutanei tra cui dermatiti e psoriasi, nonché ‘ tutta la sfera dei dolori cronici, tra cui fibromialgia e artrite reumatoide.
Infine degna di citazione è l’abbinamento recente di omega 3 e luppolo, poiché’ quest’ultimo presenta capacità antiinfiammatorie molto significative (abbassamento della proteina c reattiva), e risulta ottimo per dare sollievo ai classici disturbi da menopausa, quali, irritabilità e menopausa.
Il mio consiglio è di utilizzarli sia a pranzo sia a cena; ovviamente chi fa già un uso importante di pesce ricco di omega 3 (salmone selvaggio, aringhe, pesci del mare del nord), può valutare di utilizzarli solo a cicli in base alla necessità individuale.